Da Capo a Coach: Introduzione all’“Arte del Coaching”
Programma di massima
Il Coaching è un rapporto di partnership che si stabilisce tra coach e la persona interessata (il coachee), allo scopo di aiutare quest’ultima ad ottenere risultati ottimali in ambito sia personale che lavorativo.Grazie all’attività svolta dal coach, il coachee sarà in grado di apprendere tutte quelle tecniche che gli permetteranno di migliorare sia le prestazioni che la qualità della propria vita.Il Coaching si espleta attraverso sessioni individuali di affiancamento del coachee da parte del coach, che lo aiuta a superare i propri “punti di blocco” e lo orienta nella scelta delle sue attività operative e nelle sue scelte strategiche.
Un responsabile aziendale può imparare a diventare coach dei propri collaboratori.
Il Coaching in questo senso diventa la forma più avanzata di Leadership e presuppone una grande maturità da parte del responsabile.
Per poter essere coach è opportuno passare attraverso una formazione specialistica e molta pratica, vero segreto del successo di un buon coach, oltre alla predisposizione naturale e alla motivazione a intraprendere questa appassionante attività.
- Coaching: concetti base
- Differenza tra Coaching, Mentoring e Training
- Differenza tra Problem Solving (Telling Mode) e Coaching (Asking Mode)
- Rapporto tra Coaching e “Senso di proprietà”
- Importanza del Silenzio nel Coaching
- Parola, Tono e Gesto nel processo di Coaching
- Le 3 conversazioni: io-io; tu-tu; io-tu
- I 3 ascolti: fatti, sentimenti e volontà
- Come creare le condizioni per una buona Sessione di Coaching (Rapport)
- Neutralità del Coach
- Differenza tra Coaching e conversazione tra amici
- I 3 orizzonti: le azioni note, le azioni possibili e la co-creazione (Finestra di Johari)
- Il concetto di permesso nel Coaching
- Lista delle ‘buone’ domande da porre in una sessione di Coaching
NB: sono svolte numerose sessioni di Coaching, su situazioni reali dei Partecipanti (Real Play, non Role Play). Tali sessioni di Coaching saranno poi commentate dai Partecipanti in plenaria.
Gestione efficace del tempo e organizzazione del lavoro
“Non ho tempo” – quante volte l’abbiamo detto o pensato, sia nella vita lavorativa che in quella privata! La “mancanza di tempo” fa sì che non riusciamo a svolgere con la dovuta costanza i lavori veramente importanti, e che non riusciamo a dedicare il giusto tempo a quello che ci sta a cuore. E’ fonte di stress, e rischia di ridurre la nostra energia.
Ma il tempo è come il denaro: non ce ne sarà mai abbastanza! Quindi l’unica cosa che possiamo fare, è gestirlo bene, consapevoli che ciò richiede chiarezza sulle priorità e disciplina nell’applicazione delle regole.
La pratica costante crea delle abitudini.
La pratica costante di comportamenti corretti crea le abitudini virtuose.
La pratica costante di cattivi comportamenti crea le abitudini viziose, i “Vizi Capitali”
Ecco i 7 Vizi più frequenti e pericolosi nella Gestione del Tempo.
Per ogni vizio identificato sono presentate e discusse le tecniche (antidoti) per poterli correggere e avere una maggiore consapevolezza delle proprie scelte e strategie consce e inconsce nell’uso del tempo.
